Là dove il golfo di Sant’Eufemia incontra l’estremità meridionale sorge uno dei promontori più fotografati d’Italia: Capo Vaticano.
Secondo un’antica leggenda di epoca greca, il luogo avrebbe ospitato un oracolo, l’indovina Manto, che era solita accogliere i visitatori in una delle numerose grotte che animano le alte scogliere. Si pensa che addirittura Ulisse, durante il suo epico viaggio nel Mediterraneo, abbia fatto tappa qui per consultare l’oracolo e ottenere un vaticinium (da cui il nome), una previsione sul futuro. Secondo alcuni studiosi, inoltre, proprio nel Capo sarebbe da individuare il luogo in cui vivevano le terribili Sirene che ammaliarono i compagni dell’eroe greco.
Al giorno d’oggi, il promontorio ha mantenuto il carattere di fascino e mistero che ne ha sempre caratterizzato i confini. Numerosi sono i punti panoramici da cui è possibile godere di scenari mozzafiato sulle Isole Eolie e sulla Sicilia. Nelle giornate più nitide si riescono a scorgere perfino ben tre vulcani attivi: l’Etna, l’isola di Vulcano e quella di Stromboli. I tramonti su di essi sono carezze che accompagnano il fortunato fruitore per sempre.
La spiaggia più gettonata è senza dubbio quella di Grotticelle, dove si trovano numerosi stabilimenti balneari, ma molto caratteristica è la cosiddetta Praja ‘i focu, la Spiaggia di fuoco, un angolo di paradiso raggiungibile solo via mare e, quindi, quasi incontaminato.
Per la sua bellezza senza eguali, Capo Vaticano attrae da sempre gli animi più sensibili, tanto da essere stata la dimora del noto scrittore veneto Giuseppe Berto, tra i più illustri del Novecento. In ricordo del compianto autore, Capo Vaticano ospita ogni due anni, in alternanza con Mogliano Veneto, un concorso letterario dedicato agli scrittori esordienti.